10/07/14

Recensione OnePlus One

Per una startup ricalcare le orme di un gigante come Google non è affatto semplice ma OnePlus, almeno per il momento, sembra riuscirci molto bene. Un po’ con l’aiuto della community e del team di CyanogenMod, un po’ con l’aiuto di un grande investitore qual è Oppo, OnePlus One è il primo vero top di gamma che sarà disponibile sul mercato ad un prezzo altamente concorrenziale, ancor più di un Nexus.
OnePlus One infatti sarà disponibile all’acquisto, prima su invito e poi apertamente verso la seconda metà dell’estate, ad un prezzo di 269 euro per la versione da 16GB e 299 euro per la versione da 64GB. Sono note già da tempo tutte le caratteristiche tecniche. L’unica incognita è vedere come il terminale si comporta nel mondo reale. Vediamolo dunque attraverso la nostra recensione di OnePlus One.

Hardware & Ergonomia di OnePlus One

Il design di OnePlus One non è certo granché innovativo o rivoluzionario. L’azienda cinese ha preferito rimanere su un design piuttosto “classico”, con una cornice cromata che corre lungo tutti i lati della parte frontale e i due lati più corti curvati – molto simile in questo al design già visto con i prodotti di Oppo. Non per nulla molti hanno associato il One al Find 7, con cui effettivamente condivide molti elementi del design.
Notevole è il retro leggermente bombato che è realizzato in plastica bianca o nera. Il modello bianco di cui siamo attualmente in possesso ha la particolarità di essere realizzato in plastica che appare morbida e liscia al tatto; la sensazione è curiosa perché si pone a metà tra quella del retro gommato di Nexus 5 e di superfici in plastica lisce, dando l’impressione di qualcosa che offre un’ottima presa pur essendo estremamente liscio e piacevole al tatto.
Piccole note sul design: i buchi nella parte inferiore della cover sembrano effettuati da un laser per quanto sono precisi; la capsula audio è a metà tra quella di un iPhone e quella del Nexus 5, con una sorta di griglia incastonata in un solco allungato simile a quello di iPhone; la fotocamera sul retro appare microscopica rispetto al resto del dispositivo.
Non fatevi ingannare dal prezzo di lancio, perché sul piano hardware a OnePlus One non manca davvero nulla. Sul fronte troviamo un vetro Gorilla Glass 3 che ricopre un display da 5.5 pollici con tecnologia IPS LCD, risoluzione 1920×1080 pixel e densità di ben 400 PPI; un display molto luminoso a differenza dei tasti soft-touch che sono posizionati appena sotto e che hanno una retro-illuminazione molto bassa di colore azzurro, gradevole alla vista ma che affatica i primi approcci con il dispositivo.
In questo caso ci troviamo di fronte ad un dilemma: sarà applicabile la frase “it’s not a bug, it’s a feature“? Secondo noi sì, perché questa configurazione permette di ignorare totalmente i tasti soft-touch nel caso in cui si utilizzino i tasti a schermo. È una soluzione che può piacere come può non piacere, chiaramente, ma pare essere una scelta ben precisa da parte di OnePlus piuttosto che un bug che sarà risolto negli smartphone che saranno venduti quest’estate.
Tra la cover e lo schermo troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 801 che gira alla frequenza di 2.5GHz, accompagnato da una GPU Adreno 330 e da 3GB di memoria RAM. La memoria interna è da 16 o 64GB in base al modello acquistato e non c’è possibilità di espandere la memoria. La fotocamera principale posizionata al centro del retro è da 13 megapixel affiancata da due flash-led mentre sul fronte troviamo una fotocamera da 5 megapixel.
Connettività:
Sul piano della connettività OnePlus One supporta le reti 2G, 3G ed LTE di 4° categoria (150 Mbps in download, 50 Mbps in upload), ed è dotato dei vari moduli per Wifi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.1, NFC e GPS per la geo-localizzazione. Lo smartphone ha una ricezione nella media con un aggancio della rete forse leggermente più lento rispetto alla concorrenza (di qualche secondo) mentre sul resto non abbiamo riscontrato problemi.
Audio:opo_004L’audio fa sorgere una nota dolente: il volume in capsula (quindi quello utilizzato durante le chiamate) risulta infatti essere tanto basso da impedire quasi una corretta comunicazione con l’interlocutore se ci troviamo in ambienti rumorosi. In altoparlante invece l’audio è molto alto così come in cuffia. Non sappiamo, al momento attuale, se si tratti di un difetto correggibile con un aggiornamento software o se si tratti di un problema hardware.
Su OnePlus One sono poi presenti ben 3 microfoni: uno, quello sulla parte inferiore, è il microfono principale; il secondo, sulla parte superiore, aiuta a rimuovere i rumori di fondo; quello sul retro vicino alla fotocamera dovrebbe permettere una miglior qualità audio nella registrazione di video. Al momento in cui scriviamo questa recensione, durante i video l’audio viene registrato solamente da un lato (solitamente il sinistro). Anche in questo caso crediamo che il problema sia di natura software.
In ultimo ma non per meno importanza vi segnalo la presenza dei vari sensori quali giroscopio, accelerometro, di luminosità, di prossimità e della batteria da 3100 mAh.
Nel complesso sono presenti quindi caratteristiche hardware paragonabili ai top di gamma delle “grandi marche”. (scheda tecnica OnePlus One)
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Display di OnePlus One

Il display è costituito da un pannello LCD IPS da 5.5 pollici con risoluzione Full-HD (1920×1080) e densità di pixel pari a 400 PPI. Un display davvero bello e luminoso, leggermente freddo (i bianchi ad esempio tendono all’azzurrino) ma che riesce a garantire una luminosità più che buona anche sotto la luce del sole di Maggio.
L’angolo di visuale è molto ampio senza particolare perdita di contrasto o sbilanciamento dei colori. La densità dei pixel è elevatissima: non è possibile scorgere il singolo pixel neanche impegnandosi ed i colori risultano essere saturi al punto giusto per immagini che sembrano quasi reali.
Nessun problema riguardo l’interazione col touchscreen che non perde mai un tocco e reagisce immediatamente anche con più dita.
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Fotocamera di OnePlus One

Riguardo la fotocamera abbiamo realizzato un articolo di approfondimento per meglio sviscerare l’argomento. Lo trovate al seguente link: OnePlus One: focus sulla fotocamera (foto e video)
Vi riproponiamo comunque il video a 1080p registrato di giorno e di notte:

Batteria

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Grazie alla batteria da 3100 mAh e all’ottimizzazione software il OnePlus One può vantare un’autonomia da far invidia a molti top di gamma. Dopo i classici 3 cicli di carica lo smartphone ha iniziato a spingere al massimo questa batteria e anche su questo OnePlus One abbiamo fatto i nostri canonici test:
  • Utilizzo intenso: 4 ore di display acceso su 10 ore e 20 minuti;
    Connettività LTE sempre attiva, geolocalizzazione impostata su elevata precisione, 40 minuti di Ingress, un’ora circa di navigazione web e social, 20 minuti di gioco a Real Racing 3, 100 messaggi via Hangout circa, 15 minuti di chiamate, altro…
  • Utilizzo meno intenso: 14 ore di telefono acceso con 2:20 ore di display e ancora 35% di batteria;
  • 20 minuti di gioco a Real Racing 3: -9% di batteria;

Software di OnePlus One

Il software è il piatto forte del OnePlus One, anche se forse su questi primi prodotti è stato servito tiepido. Stiamo parlando infatti del primo smartphone ad avere pre-installato al momento della commercializzazione il sistema operativo CyanogenMod 11S basato su Android 4.4.2 KitKat.
Un sistema operativo nel complesso fluido ma che al momento non è esente da problemi, seppur di natura minore. Una nuova build del sistema operativo comunque è prevista per il 27 maggio e dovrebbe essere quella definitiva che accompagnerà OnePlus One sul mercato.

INTERFACCIA

L’interfaccia dela CyanogenMod 11S è largamente simile a quella già vista nelle iterazioni “normali” della CyanogenMod 11, con alcune piccole differenze: ad esempio cambia la schermata di sblocco, che risulta del tutto originale e differente rispetto a quella standard. È infatti necessario scorrere verso il basso un blocco colorato (di ciano, nemmeno a dirlo) con alcune informazioni come l’orario e la carica della batteria.
Se Android era sinonimo di personalizzazione, il team CyanogenMod ha evidenziato ancor di più questo aspetto. Attraverso diverse voci del menu è infatti possibile personalizzare in lungo e in largo lo smartphone, ad esempio disattivando i pulsanti soft-touch posti sotto al display e abilitando quelli software che, nemmeno a dirlo, possono essere modificati in posizione e in numero aggiungendo – ad esempio – un’icona per la ricerca rapida e una per aprire il menu.
Se il display poi risulta troppo freddo per i propri gusti, è possibile recarsi sotto la voce “Display” del menu e regolare la tonalità, la saturazione, il contrasto e l’intensità, per meglio adattarlo alle singole preferenze.
Ancora, è possibile attivare alcune gesture utilizzabili a schermo spento: con una V sul display spento si avvierà la funzionalità torcia, trascinando due dita sul display dall’alto verso il basso si avvierà il lettore musicale oppure trascinando un dito sul display per formare un cerchio accederemo direttamente alla fotocamera.
Se invece l’interfaccia grafica della CyanogenMod 11S non vi aggrada o semplicemente volete cambiare veste al vostro OnePlus One potrete aprire l’applicazione Themes Showcase dove è disponibile una vasta raccolta di temi, alcuni gratis altri a pagamento, per meglio personalizzare il vostro smartphone.

APPLICAZIONI PREINSTALLATE

Preinstallate troviamo solamente le applicazioni standard, tra cui troviamo torcia, file manager, Themes Showcase, galleria, fotocamera. Tutte le applicazioni non sono nella versione AOSP, ma nella versione CyanogenMod.
Purtroppo non è presente il root di fabbrica, ma ottenere i permessi non farà scadere la garanzia del terminale.

BROWSER

Le prestazioni del browser sono più che soddisfacenti.

PROBLEMI

Un software davvero completo, ricco di funzionalità, molto fluido ma con qualche problema di gioventù. Quelli più rilevanti che abbiamo riscontrato sono:
  • Problema registrazione audio durante i video, registra solo il microfono sinistro;
  • Il riconoscimento vocale a display spento (“Hey Snapdragon”) è difficoltoso e funziona poche volte;
  • L’applicazione Themes Showcase a volte va in crash;
  • Lo sfondo della home screen a volte viene “tagliato” sulla parte bassa (ripristinabile spegnendo e riaccendendo il display);
  • Premendo il pulsante home il ritorno alla home non è immediato, questo perché è attivata la funzionalità di apertura del task manager facendo un doppio tap sul tasto home. Basta disattivare tale funzionalità per ritrovare celerità nella transizione verso la home.
  • Saltuari riavvii totali dopo un’accensione dello smartphone con la modalità fastboot.
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In conclusione

In conclusione OnePlus One ha rispettato ampiamente le nostre aspettative. Da una piccola startup cinese è uscito un prodotto capace di competere con brand ormai consolidati in tutto il mondo sul livello delle prestazioni e ancor di più sul prezzo.
Certo, abbiamo riscontrato qualche problema, soprattutto lato software, ma stiamo pur sempre parlando della CyanogenMod, una ROM che viene installata ogni giorno su centinaia di dispositivi di grandi marchi come Samsung e HTC per la sua stabilità, il suo grado di personalizzazione e la capacità da parte del team di ascoltare l’utenza e risolvere i bug in tempi record cosa che i grandi colossi non potrebbero mai riflettere.

In breve

Pro:
  • Display
  • Fotocamera
  • Batteria
  • Personalizzazione del software
Contro:
  • Software (ha qualche bug e non è definitivo)
  • Dimensioni
  • Audio in capsula

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